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Governance: il tema della Settimana della Sostenibilità

Governance. È stata questa la parola sulla quale Confindustria Veneto Est (che riunisce gli imprenditori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo) ha costruito “Settimana della Sostenibilità”, manifestazione sullo sviluppo sostenibile arrivata quest’anno alla terza edizione. Un successo crescente di pubblico e incontri: 47 appuntamenti tutti aperti al pubblico, spalmati su quattro giorni – dal 19 al 22 marzo, a Mogliano Veneto – che hanno contato ben 5.500 iscrizioni agli eventi, ai seminari e agli incontri anche con gli studenti delle scuole superiori, che hanno visto la partecipazione di 300 allievi delle quattro province coinvolte dall’iniziativa.

Governance, come quella G spesso dimenticata negli ormai fondamentali ESG (Environment, Social e Governance), ovvero i tre pilastri per verificare, misurare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di un’impresa o di un’organizzazione. Se  l’aspetto ambientale e quello sociale sono ormai al centro di ogni programmazione e dibattito, spesso infatti non si considera che senza Governance non può esserci sostenibilità. O meglio, non può esserci buona sostenibilità. Con un’organizzazione capace di promuovere l’inclusività, la parità di genere, la trasparenza e che sia attenta al miglioramento delle prestazioni ambientali e sociali.

“La sostenibilità è un percorso dal quale non si torna indietro”, ha dichiarato Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est. “Coinvolge tutti come imprese, comunità e persone con l’investimento di risorse straordinarie e profonde trasformazioni sociali oltre che economiche legate dai processi di transizione”, ha aggiunto, spiegando come la filosofia dell’iniziativa sia il confronto e la formazione dei diversi soggetti attivi nel territorio così da arrivare a una visione comune di futuro all’insegna di un benessere sociale inclusivo e sostenibile.

“Parlare di Governance – ha spiegato Walter Bertin, vicepresidente di Confindustria Veneto Est delegato all’ESG – sembrerebbe un tema da specialisti, ma in realtà tocca questioni molto attuali in ogni organizzazione, si tratti di un’impresa, una amministrazione pubblica, una banca”. E infatti i temi messi sul tavolo di questa terza edizione sono stati accolti con grande interesse: contratti di lavoro e risorse umane, prevenzione dei rischi ambientali, geopolitici e finanziari, gestione e rendicontazione delle informazioni, normative europee, greenwashing, infrastrutture, politiche di genere, gender gap, violenza sulle donne, coinvolgimento degli stakeholder, catena di fornitura sostenibile, sovraindebitamento dei collaboratori, decarbonizzazione, sicurezza sui luoghi di lavoro, mobilità sostenibile, energia, modello 231, riduzione delle emissioni, eco design… “Temi su cui è opportuno rafforzare l’attenzione in azienda e sensibilizzare chi decide per l’adozione di strumenti adeguati”, ha aggiunto Bertin.

La “Settimana della Sostenibilità” è stata anche l’occasione per presentare la ricerca “Quali imprese parlano e praticano la sostenibilità? Quanto e come ne parlano e la praticano?”, condotta da Fondazione Nord Est per Proetica, associazione tra Confindustria Veneto Est e gli ordini dei dottori commercialisti di Treviso, Padova, Venezia e Rovigo. Sono state raccolte le informazioni dai siti web di 18.491 imprese manifatturiere (società di capitali con più di 3 milioni di ricavi) di Veneto, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Il risultato è che quasi la metà delle imprese analizzate decide di parlare di sostenibilità nel proprio sito, ma solo il 17,1% parla della componente di Governance. Fra queste, sono prevalenti le imprese di grandi dimensioni.

“Si evidenziano cinque narrazioni distinte con diversi gradi di intensità - spiega Gianluca Toschi, Ricercatore Senior di Fondazione Nord Est -. La prima raggruppa le imprese che parlano di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare citando la Iso 45001, con un sottogruppo che cita anche il codice etico, il bilancio sociale, la certificazione Sa800. Nel secondo gruppo i siti con una buona articolazione della narrazione sulla governance con “codice etico” e “modello 231.” Il terzo gruppo aggiunge Bilancio di Sostenibilità” e Società Benefit. Nel quarto gruppo le imprese si limitano a presentare il codice etico, nel quinto arriva anche il rating di legalità”.

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