Sostenibilità

Copernicus Climate Change Service: il 2023 è l’anno più caldo di sempre

Quello che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato l’anno più caldo di sempre. A dirlo è Copernicus Climate Change Service, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente. Coordinato e gestito dalla Commissione europea, il programma è attuato, oltre che con gli Stati membri, in collaborazione con ESA (l’agenzia spaziale europea), EUMETSAT (l’organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici), CEPMMT (il centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine) e Mercator Océan.

L’analisi dei dati raccolti relativi al 2023 era attesa. Il risultato afferma che la temperatura media globale si è alzata di 1,48 °C rispetto al livello preindustriale, quello cioè compreso fra il 1850 e il 1900. Non solo: lo scorso anno ha superato anche il record di anno più caldo, detenuto finora dal 2016. Nello specifico (fonte: Askanews), la temperatura media globale è stata di 14,98 °C, con un aumento di 0,17 °C rispetto al precedente valore annuale più alto del 2016. E per la prima volta, proprio nel 2023, ogni giorno ha superato di 1 °C il livello preindustriale. Ancora: quasi la metà dei giorni sono stati 1,5 °C più caldi rispetto all’intervallo 1850-1900 e due giorni di novembre sono stati (è la prima volta che accade) più caldi di 2 °C.

Per capirci, ogni mese dello scorso anno, da giugno a dicembre, è stato il mese più caldo del corrispondente mese di qualsiasi anno precedente. L’ultimo mese dell’anno, dicembre, è stato il più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media di 13,51 °C.

Secondo Copernicus Climate Change Service il dato “non significa che abbiamo superato i limiti fissati dall’accordo di Parigi, ma costituisce un terribile precedente”.

La causa di questo nuovo record viene trovata su due fronti diversi. Da una parte il fenomeno naturale El Niño, che farà sentire i suoi effetti anche nei prossimi mesi. Dall’altra la consueta responsabilità di uomini e donne, con l’utilizzo di combustibili fossili. Sono soprattutto gli effetti a preoccupare. L’aumento delle temperature produce infatti un aumento esponenziale di fenomeni estremi, che nel 2023 abbiamo potuto vivere anche sulla nostra pelle, come le pesantissime alluvioni in Emilia-Romagna e in Toscana, o gli incendi in Sicilia.

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