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Shinrin Yoku: come la natura influisce sulla nostra salute fisica e mentale

Si chiama 森林浴, si legge shinrin yoku, in italiano si traduce in bagno di foresta, ricalcando letteralmente l’inglese forest bathing. E se ve lo state chiedendo no, non è una nuova moda ambientalista. Ma una pratica giapponese che risale all’inizio degli anni Ottanta e che indica il godere pienamente dei benefici degli alberi. Quindi: andare in una foresta, mettersi in una corretta disposizione mentale per alcune ore, restare in connessione con gli alberi, camminare lentamente, respirare profondamente gli aromi. Il risultato? Un miglioramento del proprio equilibrio psico-fisico.

Nonostante appunto si tratti non di un’invenzione recente ma di qualche cosa che ormai ha superato i quarant’anni, di shinrin yoku si è tornato a parlare molto negli ultimi tempi. La pratica infatti ha iniziato a diffondersi (questo sì, come una moda) in Occidente e anche in Italia, con proposte che arrivano da associazioni, enti turistici, organizzazioni che si occupano di ambiente. Che, accanto ai benefici offerti dall’immergere corpo anima e mente fra gli alberi, suggeriscono itinerari e mappe in cui rifugiarsi per qualche ora e uscirne rigenerati.

Il bagno di foresta prende spunto da un ramo della scienza medica che sostiene che trascorrere più tempo nella natura ha alcuni sorprendenti benefici per la salute umana. Certo, è un’occasione per staccare dai ritmi spesso frenetici della vita quotidiana e per riscoprire il nostro ancestrale legame con l’ambiente, ma è soprattutto una terapia naturale con effetti misurabili.

Quali? In cima alla lista c’è la diminuzione dello stress, considerato che l’interazione con gli ambienti naturali riduce significativamente i livelli di cortisolo, favorendo così uno stato di calma e di tranquillità. Passeggiando nel verde si moltiplicano anche le endorfine, che contribuiscono a migliorare lo stato d’animo e l’umore, contrastando l’ansia e la depressione. Provate a misurarvi la pressione arteriosa dopo un’immersione nella foresta: il contesto boschivo la abbassa, con conseguenti notevoli benefici per il sistema cardiovascolare. L’inalazione delle molecole organiche emesse dalle piante consente il potenziamento delle difese immunitarie. Dal punto di vista della salute mentale,  a essere un’ottima alleata nella riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione, la foresta riduce l’affaticamento delle nostre funzioni cognitive, migliorando la concentrazione e la memoria. A tutto questo va aggiunto che passare del tempo negli spazi verdi praticando un’attività fisica moderata qual è il camminare fra gli alberi di una foresta consente di incrementare i propri livelli di energia e di vitalità, ma anche contribuisce a mitigare i processi in infiammazione che sono alla base di alcune patologie croniche.

Dove andare? È sufficiente inserire la voce “bagno di foresta” su un qualsiasi motore di ricerca per avere a disposizione una lunga serie di proposte di itinerari, anche guidati e spesso uniti a momenti di meditazione, in tutte le zone della nostra penisola. Senza dimenticare di iniziare con un shinrin yoku nella foresta che abbiamo vicino a casa nostra.

Agli stessi risultati degli studi che sostengono l’efficacia dei bagni di foresta sono giunti quelli condotti oltre una decina di anni fa per conto della nostra azienda dall’Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde) per capire quali siano i vantaggi della scelta del legno nell’arredamento dei propri spazi abitativi. Ne abbiamo parlato qui: https://www.itlas.com/it/blog/vivere-contatto-con-legno-benefici-per-uomo-e-ambiente 

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