La tempesta Vaia un anno dopo nella mostra fotografica “Rinascite”
“Qui è successo qualcosa a metà tra un terremoto e uno tsunami: sono andati distrutti 100 chilometri di strade, il bosco dell’Altopiano di Asiago non esiste più, nel Bellunese 160.000 utenze sono rimaste senza energia elettrica , altre migliaia di famiglie senza acqua potabile. Ci sono danni impressionanti alle case e alle aziende, sono crollati ponti. Eppure qui la gente non si lamenta. Le persone non hanno perso un minuto, spalano il fango a testa bassa, liberano le strade, si aiutano a vicenda”.
Sono le parole del Governatore del Veneto Luca Zaia, poco meno di un anno fa, quando la tempesta Vaia si abbatté drammaticamente sulle montagne e sui boschi del territorio. Un’emergenza affrontata con coraggio e che in parte non è ancora finita. Ma la rinascita non è solo una speranza lontana e a testimoniarlo sono la mostra e il libro proposti dall’associazione ArcheoSusegana che con il suo gruppo fotografico ha realizzato in questi mesi e che il 5 e 6 ottobre presenterà nell’ambito della manifestazione “Libri in Cantina” nella Sala Conti di Treviso di Palazzo Odoardo del Castello di San Salvatore a Susegana, in provincia di Treviso.
Una ventina di pannelli con immagini che il gruppo ha costruito andando a fotografare i luoghi colpiti dalla tempesta e cercando successivamente le aziende, gli artisti, gli artigiani e le associazioni che hanno in campo progetti di “Rinascite” per quel legno stroncato dal vento, strappato alla terra dal ciclone. Tra queste aziende c’è anche Itlas, che ha acquistato tutti i faggi del Cansiglio abbattuti e con i quali realizza pavimenti in legno e componenti per l’arredo casa.
La mostra fotografica è per metà in bianco e nero e per l’altra metà a colori.
Immagini raccolte in un prezioso catalogo di 160 pagine edito da De Bastiani: un progetto a sostegno dei territori colpiti.