Decarbonizzazione e clima: l’impatto delle scelte di Trump e il ruolo delle imprese responsabili

La corsa contro il tempo per il clima sarà frenata dalle decisioni di Donald Trump? La domanda, dopo il discorso di insediamento del Presidente degli Stati Uniti d’America, se la stanno ponendo in molti. L’uscita dall’accordo di Parigi (lo aveva già fatto nel primo mandato) e la conseguente cesura rispetto alla sensibilità crescente rispetto alle tematiche ESG, quel “trivella bellezza, trivella” (trivellare gas e petrolio senza più limiti) dichiarato con enfasi al Campidoglio, sono infatti segnali di un deciso cambio di rotta. Un disimpegno alla lotta alla decarbonizzazione molto distante dalle direttive in vigore in Europa.
Ma andiamo con ordine.
Che cosa si intende per decarbonizzazione?
È il processo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas a effetto serra che derivano dalle attività umane. Per esempio per la produzione di energia, per i trasporti, per l’industria. L’obiettivo della decarbonizzazione è ridurre al minimo l’impatto ambientale, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici. Promuovendo al contempo l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica e le tecnologie a bassa emissione.
L’Unione Europea ha approvato una legge sul clima – il Regolamento 2021/1119 – con un obiettivo giuridicamente vincolante di ridurre di almeno il 55 per cento le emissioni entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Per raggiungere questi obiettivi l’Unione Europea ha varato il pacchetto Fit for 55%: si tratta di un insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative europee e attuare nuove iniziative per garantire che le politiche dell’Unione siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento. Un pacchetto che fornisce un quadro coerente ed equilibrato nel raggiungimento degli obiettivi climatici, garantendo una transizione giusta e socialmente equa, il mantenimento e il rafforzamento di innovazione e competitività dell’industria europea, assicurando allo stesso tempo parità di condizioni rispetto agli operatori economici dei paesi terzi. E sostenendo la posizione leader dell’Unione Europea nella lotta globale contro i cambiamenti climatici.
In attesa di capire quali saranno, se ci saranno, le contromisure europee al cambio di politica alla Casa Bianca, come azienda siamo fortemente convinti di proseguire il nostro impegno sulle tematiche ESG. Più consapevoli, più concreti, più attenti agli obiettivi che ci siamo posti e che abbiamo inserito anche nel nostro Statuto nel momento in cui, a gennaio del 2023, abbiamo deciso di trasformarci giuridicamente in Società Benefit.
ITLAS – che ha il legno nel proprio core business, materia prima che ha di per sé caratteristiche di miglioramento dell’isolamento termico e di efficienza energetica – da diversi anni ha attivato azioni che delineano il proprio percorso sulla strada della decarbonizzazione. Eccole:
- Analisi del Ciclo di Vita e inventario delle emissioni: Studio LCA su due linee di prodotto, con l’obiettivo di un prossimo aggiornamento che coinvolga tutte le linee; monitoraggio dei consumi energetici e delle altre fonti di emissione; monitoraggio dei consumi della flotta aziendale.
- Efficienza energetica: efficientamento degli stabilimenti e dei macchinari; utilizzo di pannelli solari; acquisto di energia verde certificata.
- Utilizzo di materiali sostenibili e implementazione di processi produttivi sostenibili e circolari: realizzazione e utilizzo di prodotti certificati che garantiscano la gestione forestale sostenibile, oltre che la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori; gestione e riduzione dei COV generati (l’azienda ha un Sistema di Gestione Ambientale certificato 14001); utilizzo di vernici a base acquosa e di colle viniliche; gestione dei rifiuti di produzione che ha portato alla realizzazione del progetto ECOS, che utilizza gli scarti di lavorazione del legno, evitando il ricorso a nuova materia prima (nel 2023 è stato evitato il taglio di 199 alberi).
- Gestione della logistica: alcune linee di prodotto sono realizzate con materia prima che proviene dal territorio locale; obiettivo di sostituire gradualmente i veicoli a gasolio e benzina con veicoli ibridi/elettrici o con veicoli caratterizzati dalle classi euro più recenti.
- Innovazione e ricerca: sviluppo continuo in funzione all’utilizzo di materiali green e di processi produttivi virtuosi con limitato impatto ambientale.
- Società Benefit: la prima finalità di beneficio comune inserita nello Statuto riguarda la limitazione dell’impatto ambientale e la riduzione delle emissioni in atmosfera.
- Reporting di sostenibilità: da sei anni l’azienda utilizza questo strumento di gestione e pianificazione strategica anche in ambito di decarbonizzazione.