Assi del Cansiglio, l’esempio virtuoso di indipendenza forestale
Nell’ultimo anno l’Italia ha iniziato a ragionare sul concetto di indipendenza forestale. Per un Paese come il nostro che importa l’80% del fabbisogno interno di legno, il conflitto russo-ucraino ha mandato inevitabilmente in crisi l’import della materia prima. Ne è saltata fuori una ricetta che però non è una soluzione immediata: creare filiere forti e autonome, che vadano dalla produzione alla prima e seconda lavorazione fino alla commercializzazione. L’input quindi è di iniziare a ripensare (meglio se in fretta) alla globalizzazione della filiera del legno.
Qualche progetto in questi mesi è partito. Qualche altro è già forte di più di una decina d’anni di esperienza. Come Assi del Cansiglio, che Itlas ha lanciato alla fine del 2009 e che nasce da un accordo pubblico-privato con l’ente gestore delle foreste demaniali regionali del Veneto (Veneto Agricoltura) per l’utilizzo dei tronchi degli alberi di faggio tagliati nel corso della periodica pulizia della Foresta del Cansiglio, certificata PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification) e pertanto gestita in maniera controllata e sostenibile.
Una foresta situata sull’altopiano delle Prealpi Orientali, a cavallo fra le province di Treviso, Belluno e Pordenone, incrociando quindi i territori veneti e quelli del Friuli-Venezia Giulia. Un territorio che è la “casa” di Itlas, separata dalla Foresta del Cansiglio da circa 25 chilometri, tanto da poter realmente considerare il prodotto Assi del Cansiglio a chilometro zero.
Conosciuta anche come Grande Bosco da Reme della Repubblica di Venezia – perché con il suo legno di faggio si realizzavano i remi delle galee all’epoca della Serenissima – la Foresta del Cansiglio ha valenze storiche, botaniche, faunistiche e paesaggistiche di estremo interesse. Con il progetto Assi del Cansiglio l’azienda fondata e guidata da Patrizio Dei Tos ha avuto come primo obiettivo la ri-nobilitazione di un legno, quello di faggio del Cansiglio appunto, che fino a quel momento era stato oggetto di vendita e utilizzazione come legna da ardere. Ne è nato un pavimento in legno prezioso, unico, in legno totalmente italiano e di filiera corta, anzi cortissima. Un progetto di grande lungimiranza, che ha anticipato nettamente i tempi. Il giorno della presentazione di Assi del Cansiglio Patrizio Dei Tos dichiarò: “Per dare sempre più espressione al nuovo e crescente bisogno dell’uomo di vivere in uno stato di benessere che comprende la qualità dell’abitare ma prima di tutto un’integrazione totale con l’ambiente e il territorio di appartenenza, Itlas sceglie oggi di immettere sul mercato un prodotto che, alla qualità certificata di sempre, aggiunge il valore inestimabile di un patrimonio forestale completamente italiano. Una risposta forte a una domanda che chiede garanzia e chiarezza a trecentosessanta gradi”.
Una scelta che oggi, alla luce della crescente necessità di ripensare la filiera italiana del legno, appare ancora più valida e vincente.