Design

Idee e progetti che creano valore con il legno di recupero degli alberi abbattuti da Vaia

La seconda vita degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia entra nel nostro quotidiano grazie a un moltiplicarsi di idee e di progetti che hanno un obiettivo comune molto nobile: la rinascita e la ripartenza delle foreste che alla fine di ottobre del 2018 sono state devastate dalla furia del vento. All’acquisto da parte di Itlas di tutti i faggi schiantati nella foresta del Cansiglio e al loro utilizzo per la realizzazione di pavimenti in legno, le Assi del Cansiglio, hanno fatto seguito le iniziative di altri brand e progettisti famosi, ma anche quelle di giovani startup.

La svedese Ikea ha realizzato un’edizione limitata della sua iconica libreria Billy, facendola “fiorire” all’Orto Botanico di Roma e nel parco della biblioteca di Villesse e lanciando #EffettoVAIA per alimentare storie di rinascita da parte dei visitatori. Lo scoiattolo dei Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021 è stato prodotto con il legno di recupero di Vaia. A Redagno di Sopra, in Sud Tirolo, hanno tagliato, lavorato e ricomposto il legno degli abeti abbattuti dall’evento drammatico che ha raso al suolo 16 milioni di alberi al confine tra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, per costruire due piccole architetture – le Case del Prato – che dilatano l’abitabilità dell’hotel Zirmerhof. E con i larici non solo hanno rivestito pavimenti e pareti interne ma hanno realizzato, utilizzando un’antica tecnica da costruzione, le scandole per il tetto. Il risultato è un messaggio olistico, di arte, architettura e design.

Tre giovani non ancora trentenni hanno progettato un amplificatore porta smartphone, il Vaia Cube. Privo di componenti elettriche, ha la parte esterna in abete della Val di Fassa (un pregiato abete rosso, utilizzato da sempre per produrre i violini) e l’interno in larice. Loro ci hanno messo l’ingegno, gli artigiani locali delle zone colpite da Vaia la sapienza della lavorazione manuale. La struttura incava orienta il suono del telefono in un’unica direzione, mentre la lavorazione particolare lo amplifica. Una collaborazione per recuperare il legno ma anche per far rivivere le foreste: per ogni amplificatore venduto viene infatti piantato un nuovo albero. E l’oggetto di design (ogni cubo è un pezzo unico) sta vendendo molto bene.

E ancora: Legnolandia di Forni di Sopra, in provincia di Udine, ha arredato con il legno di Vaia le spiagge del Nordest. Dalla passerella del litorale della veneziana Caorle alle aree dedicate ai fumatori vicino alla prima spiaggia smoke-free d’Italia, a Bibione, fino alle rastrelliere per le biciclette di Lignano. Anche Ascotrade, multiutility con sede in provincia di Treviso, ha promosso un contest in cui veniva chiesto di introdurre nei progetti l’aspetto ambientale e solidale: tra i premiati, il contributo della ASD Sport Assi di Belluno, che ha proposto di creare gli scivoli per la boccia paralimpica con il legno recuperato da Vaia, con l’intento di farli costruire a una scuola locale.

Sono solo alcuni dei progetti e delle idee messe in campo in questi due anni. Un recupero del legno che va oltre il consumo sostenibile e che ha visione per il futuro, contribuendo al passaggio da un’economia di tipo verticale all’economia circolare. Fare di più e meglio con meno, sostiene l’Agenda 2030 dell’Onu all’Obiettivo 12, chiedendo a tutti i Paesi un utilizzo efficiente delle risorse naturali. Una delle strade per arrivare a produrre un impatto positivo sul mondo è anche questa: affrontare un disastro naturale come quello della tempesta Vaia creando valore.

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