Si chiamano Riserve della Biosfera MAB UNESCO, dove MAB sta per Man and the Biosphere. Nel mondo ce ne sono 748, distribuite in 134 stati. In Italia ce ne sono 20 e presto potrebbero diventare 21, se dovesse essere approvata la richiesta di riconoscimento della foresta del Cansiglio, antico bosco della Serenissima Repubblica di Venezia situato a cavallo fra le province di Treviso e Belluno in Veneto e di Pordenone in Friuli Venezia Giulia. Quella del Cansiglio sarebbe la quinta riserva di biosfera del Veneto dopo Delta del Po, Po Grande, Monte Grappa e Colli Euganei.
Il programma MAB di UNESCO è iniziato nel 1971 con l’obiettivo di promuovere un rapporto equilibrato fra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e lo sviluppo economico e sociale sostenibile. Le riserve della biosfera sono una sorta di laboratorio vivente per testare e dimostrare approcci innovativi per la gestione sostenibile delle risorse naturali e per affrontare il cambiamento climatico. Insomma, i luoghi in cui poter mettere a terra l’Agenda 2030.
La richiesta di ingresso della foresta del Cansiglio nel MAB UNESCO è stata avanzata grazie a un progetto coordinato da Veneto Agricoltura – l’ente regionale che gestisce le foreste demaniali del Veneto – in collaborazione con il professor Pierluigi Petrillo dell’Università La Sapienza di Roma, esperto di procedure UNESCO. Del percorso di sta occupando il consigliere della Regione del Veneto Roberto Bet.
“Ha contribuito alla grandezza della Serenissima quando le sue piante venivano tutelate perché da esse si ricavavano i remi per la flotta. Oggi contribuisce alla grandezza del nostro Veneto come patrimonio ecologico di biodiversità immensa tra la Marca Trevigiana e le Terre alte bellunesi. La ricchezza naturale del Cansiglio – afferma il presidente del Veneto Luca Zaia – è un tesoro che ha tutte le carte in regola per essere riconosciuta Riserva della Biosfera dell’UNESCO. In questo futuro – continua il governatore – ci crediamo fermamente e, come Regione, con l’esperienza che abbiamo maturato continueremo a impegnarci affinché il progetto raggiunga presto il riconoscimento ufficiale”. Per Zaia il Cansiglio è un vero modello di Riserva MAB, “perché riassume un eccezionale insieme paesaggistico frutto di secoli di presenza antropica in piena armonia con il contesto naturale”.
Una foresta unica, con una faggeta endemica secolare oggi gestita in modo sostenibile grazie proprio a Veneto Agricoltura e al sistema di certificazione PEFC. Un luogo nel quale la comunità cimbra ha contaminato in modo indelebile dal punto di vista linguistico, culturale e architettonico il territorio. “Un’identità composita che rafforza la candidatura del territorio come modello di convivenza fra uomo e natura”, ha dichiarato il consigliere regionale Bet in un’intervista al quotidiano la tribuna di Treviso, definendo il Cansiglio “un modello di sostenibilità, un luogo magico dove natura, storia e cultura si intrecciano. Proteggerlo, valorizzarlo e candidarlo all’UNESCO non è solo un dovere, ma un’occasione irripetibile per il futuro del nostro territorio”.