Sostenibilità

Rinascita e solidarietà. Dopo la tempesta Vaia

Nell’ultimo report di PEFCTM Italia, che celebra il ventennale dell’organizzazione non governativa che promuove la gestione sostenibile delle foreste e la rintracciabilità dei prodotti di origine forestale, viene tracciato un bilancio del progetto Filiera Solidale PEFCTM – Insieme si può al quale ITLAS ha aderito all’indomani della tempesta Vaia.

Tra il 28 e il 29 ottobre 2018, la tempesta Vaia colpì l'arco alpino italiano, causando ingenti danni alle sue foreste. Dal settore orientale della Lombardia fino al Friuli Venezia Giulia le piogge e le raffiche di vento stimate oltre i 150 Km/h hanno distrutto 42.500 ettari di foreste con oltre 9 milioni di metri cubi di legname schiantato a terra. Dall'area colpita si produce normalmente il 66% del legname da lavoro nazionale e il 60% delle foreste qui presenti sono certificate PEFCTM.

Fatti salvi i ritardi causati nel 2020 dal lockdown per la pandemia da Covid, quasi la metà di quel legname è stato esboscato. Circa il 60%, riferisce il report di PEFCTM, è stato venduto e i lavori procedono a pieno ritmo, “anche grazie a progetti virtuosi che puntano a sostenere le zone colpite e a recuperare il legname a terra, dandogli vita nuova”. L’organizzazione fa presente che non tutto il legname abbattuto e ancora presente nei boschi può essere utilizzato, o perché in zone inaccessibili e poco sicure o per la scarsa qualità tecnologica del legname stesso. Oltre al fatto che con il passare del tempo i tronchi hanno subìto una perdita di qualità dovuta soprattutto all’attacco di funghi e di insetti xilofagi che determina una drastica riduzione del valore economico del prodotto.

Il progetto Filiera Solidale PEFCTM – Insieme si può ha avuto fin dall’inizio l’obiettivo di aiutare i proprietari forestali colpiti dalla tempesta, cercando di ridurre il deprezzamento che avrebbe subìto il legname a causa dell’ingente quantità riversata sul mercato. Come ha funzionato e funziona la Filiera Solidale? Il proprietario forestale con una dichiarazione assicura che si tratta di legname proveniente dagli schianti e che il lotto ha una dimensione inferiore a 10mila metri cubi. PEFCTM a quel punto autorizza l’uso dell’apposito logo sul legname, che quindi sarà tracciato attraverso tutta la filiera produttiva. La Filiera Solidale di PEFCTM coinvolge, oltre ai proprietari forestali e alle aziende che lavorano il legno, anche tutte le organizzazioni che in qualche modo sostengono l’iniziativa e richiedono il logo per un utilizzo a scopo promozionale.

Da inizio 2019 ad oggi molte sono state le iniziative che hanno coinvolto Filiera Solidale: ITLAS e DKZ srl commercializzano pavimenti in legno certificati Filiera Solidale, LegnoLandia ha creato una linea di prodotti di arredo esterno dedicata alla tempesta, HM52, NextWood, Marlegno utilizzeranno il legno proveniente dagli schianti per la realizzazione di strutture e tetti in legno, Enrico Ciresa srl ha concretizzato un percorso di crowdfunding, raccogliendo 140.000 euro, per recuperare il legno di risonanza dalla foresta di Paneveggio, con il quale saranno realizzati migliaia di pianoforti, arpe e strumenti di liuteria. Ha suscitato un notevole interesse anche il catalogo “Natale Solidale” realizzato per il Natale 2019, in cui sono stati raccolti i prodotti di oggettistica e decorazioni in legno realizzati Leonardi Wood, Legnolandia e Fattoria del Legno, le casette per uccelli di Treepicker, nonché il libro per bambini “Le Dolomiti dopo la Tempesta” di Erika di Marino e il libro fotografico “RINASCITE” curato da ArcheoSusegana. Oggi, a due anni e mezzo dalla tempesta Vaia, il legname abbattuto in Trentino è diventato protagonista di un record. A Rovereto sta infatti prendendo forma il più grande edificio in legno d'Italia, vero e proprio simbolo di rinascita: con i suoi 9 piani per 29 metri di altezza, è costruito al 100% proprio con il legno degli alberi caduti, grazie al lavoro di aziende certificate PEFCTM e aderenti alla Filiera Solidale, a partire dal general contractor Ri-Legno. Il progetto comprende anche un altro palazzo di 5 piani, costruito con legname strutturale (ingegnerizzato in forma di pannelli) che costituisce il 90% del totale, proveniente da legname schiantato dei boschi della Magnifica Comunità di Fiemme e dei comuni Progetto e cantiere realizzato da Ri-Legno Rovereto 28 -29 della Valle del Primiero. Le due palazzine, che saranno inaugurate nei prossimi mesi, ospiteranno nei 500 metri quadrati per piano 68 famiglie nell'ambito di un progetto di social housing che offrirà alloggi e servizi abitativi a prezzi contenuti, destinate a persone considerate più bisognose (anziani, disabili, migranti) ma anche a giovani, famiglie monoparentali, studenti e lavoratori precari. Le palazzine di Rovereto diventano quindi un simbolo di rinascita, andando ad aggiungersi ai tanti progetti che in questi ultimi due anni sono stati portati avanti da aziende, associazioni, enti e gestori forestali anche grazie al supporto del PEFCTM Italia e al logo Filiera Solidale. Sono tante le aziende e le organizzazioni che hanno aderito e contribuito a rendere solidale questa iniziativa, tutte visibili al sito: www.filierasolidalepefc.it. Oltre all'attività a favore delle aziende PEFCTM si è impegnato con Rete Clima nel supporto delle aree forestali più colpite con la creazione del progetto di riforestazione "Ancora Natura" (www.ancoranatura.it).

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