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Generare valore: le Società Benefit in Italia

Creare valore. Per la propria azienda e per i propri portatori di interesse, quelli che oggi tutti conoscono come stakeholder. È questo l’obiettivo di essere una Società Benefit: un’impresa che non si limita a creare profitto, integrando la propria missione aziendale con l’idea di creare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Equilibrando benefici comuni – ovvero sociali e ambientali – ed economici.

Ma quante sono oggi in Italia le Società Benefit attive?

A marzo dello scorso anno se ne contavano circa tremila. Una su tre è in Lombardia. A monitorare la situazione attraverso un cruscotto digitale è la Camera di commercio di Taranto, che alla fine del 2022 ha presentato il primo strumento di analisi dei dati sulle Società Benefit presenti nel registro delle imprese. Facendo nascere di fatto un Osservatorio.

Il numero di aziende che sceglie questa strada è in costante aumento. Basti pensare che al 31 dicembre 2022 le Società Benefit presenti in Italia erano oltre 2.600, con un aumento del 55 per cento rispetto al 2021 e oltre il +300 per cento rispetto al 2020. Aziende che, nel complesso, impiegano quasi 140mila addetti. I settori maggiormente rappresentati sono quelli del terziario: oltre il 45 per cento opera infatti in attività professionali, scientifiche, tecniche, di informazione e comunicazione; seguono le attività manifatturiere, soprattutto industrie alimentari e chimiche. Il 35 per cento è in Lombardia, l11 per cento in Lazio e il 10 per cento in Veneto.

L’Osservatorio di Taranto racconta che dai dati di bilancio delle Società Benefit analizzate emerge una dinamica particolarmente virtuosa negli ultimi anni: “Nel triennio tra il 2019 e il 2021, nonostante lo scoppio dell’emergenza Covid a partire dall’inizio del 2020, il valore aggiunto globale delle aziende considerate è quasi quadruplicato e il loro risultato netto è cresciuto di circa tre volte”.

A introdurre in Italia le Società Benefit è stata la legge n. 208 del 2015. Si tratta del secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti, che avevano istituito le Benefit Corporation nel 2010. La legge consente alle imprese di aggiungere la denominazione “Società Benefit” alla natura giuridica, a patto che l’azienda si impegni appunto a perseguire una o più finalità di beneficio comune oltre allo scopo di lucro, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente.

La missione sociale e ambientale. Le Società Benefit hanno una missione chiara, che va oltre il semplice profitto. Si impegnano a contribuire a risolvere problemi sociali e ambientali: per esempio promuovendo la sostenibilità ambientale, migliorando le condizioni di lavoro dei dipendenti, sostenendo comunità svantaggiate o affrontando altre sfide sociali. Alla base del tutto c’è una ricerca di equilibrio tra la generazione di profitto e la creazione di valore sociale e ambientale: un equilibrio che può richiedere un approccio innovativo agli affari e un impegno a lungo termine per integrare pratiche sostenibili in tutta l’organizzazione. Tutto quello che viene fatto deve essere rendicontato agli azionisti, agli stakeholder (dipendenti, clienti, fornitori, comunità): le Società Benefit sono tenute a essere trasparenti sulle loro attività e prestazioni sociali e ambientali. La trasparenza è pertanto alla base di ogni azione.

Per essere riconosciute come Società Benefit, molte aziende scelgono di ottenere successivamente la certificazione BCorp, processo che coinvolge una valutazione rigorosa delle prestazioni in termini di impatto sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità.

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