Sostenibilità

Concerti e sostenibilità. Immaginare eventi dal vivo sostenibili è ora possibile

Quanto costa un evento dal vivo in termini di CO2? La domanda è d’obbligo in un’estate in cui, sia a livello nazionale che internazionale, si fa un gran discutere di impatto ambientale dei concerti. Secondo i calcoli pubblicati da Duegradi – web magazine sul cambiamento climatico che collabora con Lifegate e Osservatorio Artico – un concerto in uno stadio delle dimensioni dell’Olimpico di Roma può arrivare a emettere 500 tonnellate di CO2. Un’enormità, se si considera che un’eventuale compensazione si potrebbe ottenere piantumando oltre 8.000 nuovi alberi, aspettando che crescano per almeno 10 anni. Hanno fatto i calcoli, ma prima di tutto preso in considerazione tutto quello che implica un concerto dal vivo a livello organizzativo: spostare la band, l’entourage, i partecipanti, i materiali, cibo e bevande, la gestione, la sicurezza, l’energia per tutta la durata dell’evento. Che arrivano a generare tra i 2 e i 10 chilogrammi di CO2 equivalente a persona, da moltiplicare per il numero di spettatori.

Dopo due anni di pandemia da Covid-19, tra restrizioni ed eventi annullati, con il mondo dello spettacolo dal vivo economicamente in ginocchio, il desiderio di tornare ad assistere alla musica dal vivo è fortissimo. Altrettanto grande (o meglio, aumentata anche grazie a quanto abbiamo vissuto) è la consapevolezza degli stessi protagonisti del mondo dello spettacolo di come e quanto ciò che organizzano – e che ci fa stare bene – possa essere impattante per l’ambiente.

Una delle band che in questo senso ha fatto più parlare di sé e che da anni ha dimostrato attenzione ai problemi ambientali è i Coldplay, che in tempi non sospetti avevano annunciato di rinunciare ai tour fino a quando non avrebbero trovato una soluzione valida per portarli alla neutralità del carbonio. Che significa ridurre al minimo le emissioni di CO2 e compensare quelle che non possono essere evitate. Un paio di settimane fa è arrivato l’annuncio: siamo pronti a ripartire. Chris Martin e compagni hanno trovato la soluzione per rendere i propri eventi sostenibili, limitando le emissioni prodotte e rimuovendo l’anidride carbonica diffusa nell’aria. Il tour in partenza in agosto da Londra avrà concerti alimentati da energia rinnovabile contenuta in batterie mobili ricaricabili con pannelli solari che saranno montati lungo tutta l’area dei concerti, ma anche sfruttando l’energia cinetica ricavata da una particolare pavimentazione posizionata attorno al palco e da bici elettriche che gli spettatori potranno utilizzare a ritmo di musica. Per spostarsi da una tappa all’altra, la band salirà a bordo di aerei riforniti con un mix composto da carburante classico e da un combustibile prodotto a partire dagli scarti di olio da cucina e risorse animali o naturali. Anche i palchi non saranno più quelli classici, avendo trovato la soluzione di poterli realizzare in materiali a basso impatto ambientale come il bambù e l’acciaio riciclato. Infine, l’aria. Per rimuovere la CO2 prodotta durante gli spettacoli, i Coldplay faranno montare moduli di raccoglimento alimentati solo da energia rinnovabile per aspirare l’anidride carbonica attraverso un ventilatore filtrato. Il biossido di carbonio catturato sarà utilizzato per la produzione industriale di combustibili green e bevande gassate.

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